A
breve sarà on-line in veste regale (così lo vedo io) il sito terraecuore.net . E' stata una scommessa con me
stessa creare questo blog e corredarlo di informazioni,notizie e quant'altro
secondo uno stile personale e manterrò la stessa impronta anche sul sito,
frutto del lavoro del webmaster Francesco Spina che con una velocità di interpretazione del
mio linguaggio nel suo ‘linguaggio’ ha realizzato il sito e della grafica
Elisabetta Bellano che attraverso font,
pixel, formati, ha saputo cogliere l’immagine che vagava ancora nell’ètere.
Il
blog non sarà più aggiornato , le informazioni di cultura , turismo e tutto ciò che non ha scadenza, verranno
trasferiti sul sito implementato del nuovo. Un grazie a tutti coloro che hanno
visitato il blog (ha superato le 1000 visite…500 ero io che entravo e uscivo...non
è vero! Hehehe) ed in particolare ad Andrea Ronchitelli di Terra Sana
Abruzzo.
Franca
Nocera www.terraecuore.net
UN’UNICA BASE GEOGRAFICA PER UNO SVILUPPO ANCORA
POTENZIALMENTE SOSTENIBILE
DEL TERRITORIO E DELL’ECONOMIA
L’ABRUZZO:
CUORE VERDE D’EUROPA
“Abruzzo
forte e gentile”,un’espressione che rifletteva dure condizioni di vita non
tali,però,da soffocare un diffuso senso di gentile ospitalità. Il venir meno
della transumanza e le profonde trasformazioni ambientali, sociali ed
economiche rafforzavano il concetto di ‘forte e gentile’, inteso come una
resistenza alle avversità senza perdere l’innata ospitalità. Ma negli ultimi
decenni, questi riferimenti di forza e gentilezza hanno ceduto il passo ad
espressioni quali: “Abruzzo regione dei parchi” – “Abruzzo cuore verde d’Europa”.
Sul piano della protezione ambientale, il legame fra Abruzzo ed Europa
rappresenta quel palcoscenico naturale che si offre al turismo europeo ed
internazionale, motivato da esigenze naturalistiche sia nel contesto montano
che costiero. A ciò si unisce una genuinità di sapori, una riscoperta di arti e
mestieri, un ritorno alla terra che giustifica pienamente l’orgoglio di essere
vista come il “cuore verde d’Europa”. E nulla ha da invidiare al suo vicino di
casa e viceversa.
IL
MOLISE: TRA PASSATO E FUTURO
Il
Molise, uno dei testimoni attivi della cultura centro-meridionale dell’Italia,
ha saputo cogliere,nel tempo, spunti di forte modernità. I molisani sanno
gestire le risorse del territorio dentro e fuori la regione, preferendo lo ‘slow’al
‘fast’ negli scenari di sviluppo territoriale. Attraverso i solidissimi riti
familiari, attraverso il bisogno di totale indipendenza del piccolo
proprietario molisano, questa regione ha saputo e sa mantenere il milieu locale
(nella lavorazione del rame, del ferro, del legno, dei filati, della pasta, dei
prodotti lattiero-caseari) accettando la sfida della globalizzazione. Un milieu
che coniuga l’impiego di nuove tecnologie con l’artigianato, l’energia eolica
con quella idroelettrica, il turismo itinerante con la valorizzazione
culturale-enogastronomica, la didattica ambientale con la produzione biologica,
l’agricoltura e l’allevamento con l’agriturismo e le coltivazioni di qualità. L’originalità
del Molise sta nel suo articolarsi in diverse e variegate realtà.
SCHEGGE DI SAGGEZZA
.
“La cultura non sostenuta dal buon senso è
raddoppiata follia.”
Baltasar Gracián
“Quando
s'incomincia, il meglio viene poi da sé."
"La vera rivoluzione dobbiamo cominciare a farla dentro
di noi."
Che Guevara
"Ogni
qualvolta inquiniamo il pianeta, il suo respiro di vita si appesantisce. E'
così stanca la terra di accettare i soprusi che l'uomo
"incoscientemente" le propone. Il futuro è adesso, la terra siamo
noi."
Siang
Gli
anziani Dakota erano saggi. Sapevano che il cuore di ogni essere umano che si
allontana dalla natura si inasprisce. Sapevano che la mancanza di profondo
rispetto per gli esseri viventi e per tutto ciò che cresce, conduce in fretta
alla mancanza di rispetto per gli uomini. Per questa ragione il contatto con la
natura, che rende i giovani capaci di sentimenti profondi, era un elemento
importante della loro formazione.
Luther Standing Bear, Orso in Piedi, Dakota
"Questo
messaggio lo dedichiamo ai folli.
A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro.
Potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potete fare è ignorarli.
Perché riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio.
Perché solo coloro che sono abbastastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero".
A tutti coloro che vedono le cose in modo diverso.
Potete citarli. Essere in disaccordo con loro.
Potete glorificarli o denigrarli, ma l’unica cosa che non potete fare è ignorarli.
Perché riescono a cambiare le cose.
E mentre qualcuno potrebbe definirli folli, noi ne vediamo il genio.
Perché solo coloro che sono abbastastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero".
Steve Jobs
“L’evoluzione
può essere necessaria soltanto a colui che si renda conto della sua situazione
e della possibilità di cambiarla, e si renda conto che ha dei poteri che non
usa e delle ricchezze che non vede. Ed è nel senso della presa di possesso di
questi poteri e di queste ricchezze che l’evoluzione è possibile".
Gurdjieff
Friedrich
Nietzsche
"Io vengo dalla campagna, dove si ha
la possibilità di coltivare ogni cosa e non si ha bisogno di uscire e
ammazzarsi per trovare un lavoro o del denaro; tu puoi mangiare, lavarti,
costruirti di tutto. . . a me piace fare il contadino."
Bob Marley
"Creatività è permettersi di fare
degli sbagli. Arte è sapere quali di questi sono da tenere."
Henri Adams
"Non ereditiamo la
terra dai nostri avi, ce la facciamo prestare dai nostri figli. "
Antoine De
Saint-Exupery
"La Terra ha musica per coloro che ascoltano."
William Shakespeare
"Il contadino deve rimanere fedele alla terra, deve essere orgoglioso di essere contadino, fiero di lavorare il suo campo."
Benito Mussolini
"Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l'anno."
Charles Dickens
«Un tempo solo chi godeva d'una rendita agricola poteva fare l'intellettuale, – pensò Quinto. – La cultura paga ben caro l'essersi liberata da una base economica. Prima viveva sul privilegio, però aveva radici solide. Ora gli intellettuali non sono borghesi e non sono proletari.»
Italo Calvino
“A coloro che sognano un Mezzogiorno popolato solo di
ciminiere o di capannoni industriali non sembri dunque mortificante la funzione
che io vorrei fosse assegnata a queste terre. Noi dovremmo valorizzare il nostro
suolo, il nostro cielo, il nostro mare, producendo primizie, prodotti e alimenti
di qualità, oltrechè di massa, esportandoli in tutti i modi ed anche sotto forma
di energia acquisita da coloro che verranno qui a goderseli”
Epicarmo Corbino